L’evangelizzazione dell’oikos nel tempo della pandemia – 4
Le cellule di evangelizzazione sono piccoli gruppi che si riuniscono nelle case, Per nostra comodità ogni cellula nasce con un numero, poi i partecipanti scelgono un nome che possa rappresentare un aspetto importante del loro rapporto con Gesù. Alcuni, come la cellula 14, di cui ci racconta Valeria, prese spunto dal Vangelo del giorno in cui la nostra è nata. La nascita della cellula noi la chiamiamo moltiplicazione, perché quando una cellula, invitando altre persone, diventa grande, vive la “moltiplicazione”, dalla quale nascono due cellule, gruppetti di 6-8 persone, il numero limitato è pensato apposta per permettere la condivisione del cammino di fede ed evangelizzazione. Ecco la testimonianza di Valeria di come vive in questo periodo. Don Alberto
Vivere la cellula al tempo del Coronavirus
La nostra cellula 14 si chiama “Lazzaro vieni fuori” perchè ha preso spunto dal Vangelo del giorno della nostra moltiplicazione.
In questo periodo di quarantena abbiamo vissuto oltre la Quaresima, anche la Pasqua. Durante i giorni di Pasqua è circolata una battuta su Lazzaro, il quale all’invito di Gesù di venire fuori dal sepolcro risponde: “non sono mica scemo, non voglio prendermi il coronavirus!” a parte le battute, vogliamo raccontare come abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo questo periodo, lontani fisicamente dalla liturgia, dalla Eucaristia oltre che tra di noi. Ho detto fisicamente, perché la presenza del Signore la sperimentiamo sempre anche chiusi nelle nostre case.
Tornando alla nostra cellula dopo il primo smarrimento per non poterci vedere, abbiamo pensato di fare videochiamate in simultanea tra chi poteva, ascoltando il commento di Don Alberto alle letture del giorno e cercando di vivere tutti i momenti della cellula.
Abbiamo infatti apprezzato l’invio di Giovanna della registrazione della liturgia del giorno con i canti ed il commento del nostro Parroco, ci siamo sentiti in comunione fraterna e spirituale con la nostra comunità. Anche la via crucis è stato un bel momento di preghiera comunitaria e condivisione di come stavamo vivendo quei momenti in cui Gesù si avvicinava al Golgota, per donarci la sua vita.
Il 19 marzo abbiamo meditato sulla figura di san Giuseppe riferendoci a quanto don Alberto ha comunicato con l’audiomessaggio su WhatsApp. Venerdì dopo Pasqua abbiamo fatto l’incontro tra alcuni di noi della cellula alle 16,00 con la piattaforma zoom. E’ stato molto commuovente vederci: io, Veronica, Valeria e Santina. Le altre due: Milena aveva turno di lavoro e Margarita si è unita spiritualmente. Ho proposto nell’incontro momenti di preghiera, riflessione e condivisione, simili a come viviamo nell’incontro di cellula: il canto, la lode, la riflessione del Papa sull’Omelia del Vangelo del giorno (al posto dell’insegnamento che facciamo di solito).