Siete beati se …
Registrazione di canto, letture e commento Giovedì della IV settimana di Pasqua 7 maggio 2020
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(Riporto qui il commento che inviamo con 3 SMS, a chi non ha altri strumenti tecnologici)
Buon giorno, Giovedì IV settimana di Pasqua Atti 13,13-25; Salmo 88; Giovanni 13,16-20. La prima lettura di oggi fa una cosa tipica dello stile ebraico di leggere le Bibbia e in genere la storia del popolo. Paolo racconta le vicende della storia e in quelle vede il rapporto tra il popolo di Israele e il suo Dio. Una guida amorevole verso il popolo, che è anche un popolo che a volte fa quello che gli pare. Dio dona, concede, corregge. Poi arriva Gesù che va molto al di là di ciò che c’è stato fino ad allora. Dio ha un orizzonte di speranza più ampio del nostro. Noi aspiriamo alla tranquillità e al benessere. In questa situazione di paura e preoccupazione ci basterebbe stare tranquilli e sani. La paura ci può paralizzare e allora non facciamo più tante cose, limitiamo anche le attese, in altri momenti magari invece fa l’effetto contrario, ci capita
di metterci a fare tante cose per distrarci, oppure cominciamo a dare al colpa della nostra situazione ad altri, compreso il governo, la chiesa ecc. Questo della frenesia di fare tante cose c’era anche prima della pandemia, e anche il lamentarsi degli altri c’era prima. Io vedo che il fatto che non ci bastano le cose che abbiamo e la vita che facciamo non è solo perché gli altri fanno cose cattive ecc. non dipende solo da fuori di noi, ma è anche Dio che ha per noi speranze più ampie delle nostre, vuole portarci a fare cose più grandi. Dio ci pungola ad entrare nella sua azione nel mondo, nella sua storia. Vediamo intorno a noi tante cose drammatiche e dolorose, chi farà qualcosa? Sta a noi, ma non di impegnarci di più, ma di fare come dice Paolo su Giovanni il Battista, ci viene chiesto di parlare di Gesù, che porta molto di
più di ciò che possiamo intravvedere noi. E visto che il “guadagno” per la nostra vita è molto più grande di quanto pensiamo anche il costo è più grande. Oggi nel vangelo c’è un aspetto terribile della passione di Gesù: il tradimento di uno dei dodici. Non può essere che Gesù affronti una cosa così dolorosa, il tradimento di uno che mangia il pane con lui, solo per un benessere economico e di salute, bastava meno. Allora cosa ha in mente Gesù per noi? Che speranza grande ha per noi se paga un prezzo così grande? Noi possiamo tenere nel cuore questa domanda, che ci prepara a riconoscere ciò che di nuovo Dio può far entrare nella nostra vita: Signore Gesù cosa vuoi da me? cosa vuoi per me e la mia vita? E’ importante che la nostra preghiera ci fargli spesso questa domanda e ascoltare. Buona giornata