Faticarono a farli desistere
Registrazione di canto, letture e commento Lunedì della V settimana di Pasqua 11 maggio 2020
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(Riporto qui il commento che inviamo con 3 SMS, a chi non ha altri strumenti tecnologici)
Buon giorno, Lunedì V settimana di Pasqua Atti 14,5-18; Salmo 115; Gv 14,21-26. Inizio la giornata con la sensazione di questo fine settimana, con giornate mezzo soleggiate mezzo velate da nubi. Così mi sembra la nostra vita, un po’ più libera nelle possibilità di andare in giro, ma ancora fortemente sotto il segno della minaccia del virus. “Come mai è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?”. E’ una domanda che fa Giuda Taddeo a Gesù che mi colpisce da un po’ di tempo a questa parte. Mi chiedo quanto dipende dalla nostra conversione il cambiamento degli altri? Quanto il nostro essere giusti, onesti, sinceri può avere effetto sugli altri? Se noi abbiamo capito che il Vangelo è buono, quanto questo farà che gli altri pure lo capiscano? Non vi sembra che molti non capiscano proprio la bellezza della solidarietà,
dell’aiuto reciproco, della gentilezza ecc… Non è strano questo? Non staremo tutti meglio se ci volessimo bene e ci rispettassimo come Gesù ci dice di fare? Perché allora molti non lo capiscono? Questo chiede Giuda Taddeo, e io mi sento molto vicino a lui in questa domanda. Nella prima lettura vediamo il popolo di Listra, una piccola città dove Paolo e Barnaba compiono una guarigione di un uomo paralizzato, vediamo questo popolo che si entusiasma al vedere la guarigione e vuole ringraziare Dio, crede sul serio che qualcosa di miracoloso è accaduto e ringrazia a modo suo. Secondo la propria idea di Dio. Erano greci e vedono in Paolo e Barnaba due dei greci, Zeus ed Ermes e vogliono fare un sacrificio per ringraziarli e portano dei tori per ucciderli in onore loro. Paolo e Barnaba fanno fatica a impedire questa cosa.
Anche noi può essere che facciamo atti religiosi, atti di giustizia che sono secondo la nostra tradizione, anche religiosa, la nostra educazione ma non sono in pieno secondo il vangelo. Su questo possiamo pregare e riflettere. Il modo di vivere l’eucarestia per esempio, in questo periodo siamo stati messi alla prova su questo. Alcuni si sono arrabbiati tanti per la proibizione di partecipare all’eucarestia reagendo anche con rabbia e aggressività. Hanno mal tollerato la chiusura delle Chiese. Questa reazione non possiamo far finta di nulla e lasciarla lì. Ci spinge a chiederci se viviamo con vera fede l’Eucarestia, se non cadiamo a volte in una fede legata più al segno che al senso della presenza di Gesù. Gesù è sempre con noi qualsiasi cosa accada, anzi lo Spirito Santo ci guiderà a comprendere e vivere tutto bene. Buona giornata