Il frutto
Registrazione di canto, letture e commento Mercoledì della V settimana di Pasqua 13 maggio 2020
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(Riporto qui il commento che inviamo con 3 SMS, a chi non ha altri strumenti tecnologici)
Buon giorno, Mercoledì V settimana di Pasqua Atti 15,1-6; Salmo 121; Gv 15,1-8. Oggi giornata per me di primi tentativi di rendere la nostra Chiesa accessibile secondo le norme a cui fare attenzione, per precauzione. Vedremo oggi come applicarle. Vediamo anche la parola di Dio cosa ci dice. Nella prima lettura si racconta un problema interno nella chiesa. Non è il primo problema, ma forse è più complicato dei precedenti. Alcuni, che erano ebrei osservanti della legge, criticano e dicono che anche gli altri devono osservare la legge di Mosè. A prima lettura forse potremmo dire che non c’è nulla di male. La legge di Mosè era una buona legge, se Gesù ha convertito i peccatori e li ha riconciliati con Dio, perché adesso non possono obbedire alla legge? La legge migliore che ci sia in giro.
Mi fa pensare ad alcune parrocchia dove siamo andati a fare l’evangelizzazione con i giovani e i parroci in fondo pensavano così: ci avevano invitato per poter attirare i giovani, ma poi una volta attirati i giovani con queste nostre strane modalità, pensavano di proporre loro ai giovani le cose che avevano proposto per anni. Cioè non pensavano di dover cambiare catechesi e cammini di fede. Noi ci dicevamo che se i giovani erano andati via e non erano più tornati, è perché noi parroci o catechisti non diamo loro qualcosa che sia buono per loro. Non solo doveva cambiare l’etichetta di accoglienza, ma anche la sostanza che offriamo. Un po’ mi sembra un problema simile a quello raccontato nella prima lettura. Tante persone sono lontane dalla Chiesa, ma è la chiesa che deve andare loro incontro, cambiare.
E’ una questione sulla quale serve discutere e confrontarsi tanto, come fanno gli apostoli; direi che la prima cosa è l’ascolto. Se entra una persona nuova in chiesa, dobbiamo sapere chi è, non pretendere che si uniformi ad un comportamento. Il vangelo ci dice quale sia il criterio per capire, Gesù dice “Se un tralcio della vita porta frutto il padrone lo pota, se non porta frutto lo toglie” anche noi siamo chiamati a fare così. Non è la legge il criterio con il quale confrontarci, ma la fecondità. Dare frutto. Se siamo vivi, felici, accoglienti … se siamo come Gesù ci ha chiesto. Ecco il criterio per la nostra verifica su come siamo chiesa, comunità cristiana o meno. Buona giornata.